Le ho sempre adorate, fin da piccina. Quando mia madre me le comprava non vedevo l'ora di aprire la confezione e sentire quel profumo di mandorle così intenso invadere le mie narici. Morbide e belle, le chiamavo "barchette" non riuscendo a pronunciare correttamente il loro vero nome, e poi la forma mi ricordava questo all'epoca, con quella piccola gobbetta ; le facevo galleggiare nella mia tazza piena di latte freddo. Le lasciavo navigare un po', così si inzuppavano bene di latte e poi con l'aiuto di un cucchiaio le raccoglievo e le mangiavo...le avrei mangiate una dietro l'altra fino a sentirmi sazia. Questi dolcetti francesi per me sono sublimi.
Questi buonissimi biscotti mi riportano indietro nel tempo, quando ero piccolina e li ricevevo come regalo nel giorno di san Nicolò e della Befana...ero felicissima quando le vedevo li sul tavolo, illuminate dalla piccola luce della cucina che la mamma accendeva la mattina presto per fare colazione e una grande delusione se non c'erano perché non si trovavano così facilmente; le attendevo ancor più dei giocattoli e non c'era altro dolcetto o biscotto che potesse sostituirle. Quante colazioni, quante merende ....
Ancora oggi amo accompagnarle dalla mia solita tazzona di latte oppure con del buon té , che in questo caso è un Prince of Wales Tea (Twinings) e ogni volta è un tuffo nel passato.
E' la prima volta che le faccio...non ho mai voluto cimentarmi prima , nonostante abbia lo stampo, ho sempre avuto un timore reverenziale nei confronti di questa ricetta e infatti,se pur molto buone ,non sono riuscite perfettamente ( ma mi rifarò) perché quella gobbetta non ha voluto saperne di farsi vedere.
INGREDIENTI
120 gr di farina
100 gr di zucchero
100 gro di burro fuso
1 cucchiaino di lievito
aroma di mandorla (qualche goccia)
2 uova
2-3 cucchiai di latte
un pizzico di sale
In una ciotola setacciare lo zucchero, la farina, il sale e il lievito. Aggiungere le uova leggermente sbattute, il latte e il burro fuso tiepido. Mescolare fino ad ottenere un composto né troppo liquido né troppo denso.
Lasciare riposare il composto in frigo per 30 minuti. Imburrate lo stampo per madeleine ( se avete quello in silicone non serve quest'operazione).
Prelevare il composto con un cucchiaino riempendolo per metà e versare il composto nello stampo e infornare a 180° C per 10 min circa.
Lasciare raffreddare e spolverare con dello zucchero a velo.Con queste madeleines partecipo al contest di "La ciliegina sulla torta: E' sempre l'ora del tè" ...quasi all'ultimo minuto perché non sapevo se partecipare o meno ^___^.
Vi auguro una serena domenica.
11 commenti:
anche io amo molto le madeleins.... ti capisco: ogni volta che apro il sacchetto devo finirlo!!! :D certe cose non cambiano rispetto a quando eravamo piccole!
Clelia
quanto sono buone! per la gobbetta prova a lasciare l'impasto piu tempo in frigo (anche tutta la notte)e tirale fuore per infilarle direttamente nel forno già caldo.
@lerocherhotel: Grazie del consiglio, proverò :)
ma cosa dici...a me sembrano perfette, poi se sono fatte con le tue mani sono sicura che sono ottime. te ne prendo una, E in bocca al lupo per il contest. Bacione e buona domenica!
Sono davvero belle, anch'io ho un timor reverenziale e, pur avendo lo stampo, non ho ancora il "coraggio" di farle, prezioso il consiglio di Lerocherhotel :-)
Buona settimana.
ma che belle e chissà che buone :) ricordano anche la mia di infanzia... un bacione
sono bellissime , complimenti, perfette! un abbraccio
ciao Reby
Guarda, stavo per partecipare io al contest con le mie madeleines, ma non avendo a disposizione lo sampo adatto ho ripiegato sul panpepato ai pistacchi. Sono d'accordo con te, le madeleines sono davvero speciali!
Ho lo stampo che attende di esser messo in uso da tempo devo decidermi!
le tue son venute stupende... perfette!
Il trucco per la gobbetta:
accendi il forno e portalo alla temperatura di 200°C, inforna le madeleine e dopo circa cinque minuti vedrai la gobbetta. A quel punto porta la temperatura a 170-175°C e porta a cottura.
Lo sbalzo termico non nuoce alla gobba che è frutto della primissima lievitazione e non si smonta.
M.
Non so chi tu sia M., comunque grazie per l'utile suggerimento.
Ciao
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